domenica 31 gennaio 2016

Nomi,articoli,aggettivi.

Questa mattina , la maestra Monica, ci ha proposto una serie di giochi linguistici, molto interessanti e stimolanti per la nostra mente.

Iniziamo con il primo: NOMI, ARTICOLI E AGGETTIVI.

Sulla cattedra, al nostro arrivo a scuola, abbiamo trovato delle scatole, ciascuna delle quali, conteneva dei bigliettini, su cui c'erano scritti dei nomi, aggettivi e articoli.



Ci ha suddiviso in quattro squadre, detto di individuare in ognuna un capitano, consegnato una tabella e spiegato le regole del gioco.


REGOLAMENTO:
  1. Al via, sollevare il coperchio della scatola, scoprirne il contenuto e segnare nella tabella, con ordine, tutte le parole, trovate all'interno, nella giusta categoria.







2. La prima squadra, che completa la tabella, scrivendo tutte le parole, grida STOP e il gioco si interrompe.

3. Insieme alla maestra si verifica l'esattezza e si assegna un punto per ogni parola giusta.

4. Si sommano i punteggi e il team che ha totalizzato il risultato più alto, è il vincitore.


Ecco con ordine la classifica di ogni squadra.

THE WINNERS ARE...


Dea, Jacopo, Amira , Beatrice.






The Wizard of Oz ( Chapter eleven...)

Dalla lettura dell'undicesimo capitolo, scopriamo che Dorothy e i suoi amici,ritornano trionfanti,alla Città Degli Smeraldi , dove vengono ricompensati a dovere, dai Martuti,per aver compiuto la tanto difficile impresa: aver ucciso la perfida Strega Dell'Ovest.







The Wizard of Oz ( Chapter ten...)

Nel decimo capitolo, che la maestra Monica, questa mattina ci ha letto in classe, la Strega dell'Ovest, furiosa, spedisce le armate dei Winkie contro i nostri amici, ma anch'essi sono messi in fuga. 

Costretta a usare la sua ultima arma, prende il copricapo magico ed evoca al suo cospetto le scimmie volanti, spedendole a catturare Dorothy e ad annientare i suoi amici. Esse obbediscono.


La strega costringe Dorothy a pulire le sue stanze, mentre tenta in tutte le maniere di sottrarle le sue scarpette d'argento. 
Riesce a prenderne una facendo inciampare la ragazzina ma, mentre si compiace per aver raggiunto il proprio obiettivo, Dorothy le getta accidentalmente addosso un secchio d'acqua. 
La strega terrorizzata comincia a liquefarsi fino a sparire in una poltiglia fangosa.



sabato 30 gennaio 2016

Il calendario dei lavori a coppie

Con la maestra Cristina ci piace lavorare spesso in gruppo per affrontare attività o esercizi di matematica. 
Al rientro delle vacanze di Natale, la maestra ci ha proposto una cosa nuova, che proveremo a realizzare nei prossimi mesi, fino a maggio. Ci ha proposto di stabilire un appuntamento settimanale in cui si lavorerà su attività di matematica a coppie. Ma, visto che ormai siamo grandi e che dobbiamo diventare sempre più responsabili e maturi, la maestra ci ha proposto di cambiare di volta in volta le coppie, in modo da provare, almeno per una volta, a lavorare con tutti e imparare a collaborare con impegno con ciascuno dei nostri compagni.
E' bello stare in gruppo con gli amici, è vero. Ma bisogna imparare a lavorare anche con i compagni con cui magari non giochiamo quasi mai. Tanto si tratta di un'ora soltanto da dedicare a questa attività e ci saranno giorni in cui con noi capiteranno gli amici e altri in cui lavoreremo con persone con cui abbiamo meno confidenza... Ma tanto ormai ci conosciamo da tempo e sicuramente saremo capaci di lavorare bene con tutti.

La maestra ci ha ricordato che il lavoro a coppie è un momento che serve:
  • per aiutarsi a vicenda a risolvere alcuni esercizi o problemi;
  • a confrontarsi, per capire se il proprio lavoro è corretto o si fanno degli errori;
  • a utilizzare il tempo a disposizione al meglio (chi è più lento si velocizza e chi è troppo veloce può rallentare un po' ed evitare errori spesso dovuti alla fretta);
  • a mettere insieme le idee per collaborare, costruire o ragionare meglio e raggiungere insieme un obiettivo.
Detto questo, la maestra Cristina ci ha posto un bel problema. Ci ha detto di provare a costruire tutti insieme questo calendario, facendo attenzione a rispettare questi criteri:
  • ad ogni appuntamento si sarebbero dovute formare sempre coppie diverse;
  • le coppie non avrebbero mai potuto ripetersi: ognuno di noi sarebbe stato con un certo compagno soltanto una volta;
  • ogni bambino sarebbe dovuto stare con tutti gli altri compagni, almeno una volta.

Sembrava un problema semplice da risolvere, invece ci siamo subito accorti che era più complicato del previsto!
Abbiamo subito calcolato che in ogni incontro ci sarebbero state 9 coppie: siamo in 18 e 18 : 2 = 9.
Inoltre abbiamo detto: se ogni volta dobbiamo stare con un compagno diverso, dovremo costruire un calendario con 17 appuntamenti, uno in meno rispetto al numero dei bambini in classe!

Poi abbiamo provato a fare ipotesi su come procedere per costruire un calendario.
Abbiamo pensato prima a quale ordine considerare: se sceglievamo l'ordine dei banchi non sarebbe stata una buona soluzione. I posti cambiano spesso...ci saremmo presto dimenticati le disposizioni!
Allora abbiamo deciso di ordinarci secondo l'ordine alfabetico del registro e di sostituire temporaneamente i nostri nomi (troppo lunghi da scrivere) con il nostro numero nell'ordine alfabetico. Arianna sarebbe stata il numero 1, Ludovico il numero 2, Alessandra il numero 3...e così via!

A quel punto abbiamo ragionato per trovare tutte le possibili combinazioni di coppie.
La prima proposta, arrivata da molti compagni, è stata quella di "accoppiare" i numeri ad ogni appuntamento secondo una regola stabilita. Ad esempio, 1-2, 3-4, 5-6 e così via per il primo giorno...1-3, 2-4, 5-7 e così via per il secondo...e via dicendo.
Sembrava una buona ipotesi, ma...provando a costruirla fino in fondo ci siamo accorti che già al secondo appuntamento non avrebbe funzionato!
1-2    3-4    5-6    7-8    9-10    11-12    13-14    15-16    17-18      per il primo giorno
1-3    2-4    5-7    6-8    9-11    10-12    13-15    14-16    17-18      per il secondo giorno
...ma il numero 17 è già stato con il numero 18! Non funziona!!!

Abbiamo tentato altre combinazioni simili, ma i conti non tornavano mai! Era un problema!


Alice ha proposto di procedere "a caso", cioè programmando gli appuntamenti di volta in volta, semplicemente guardando le coppie che non erano ancora state formate. Sì, poteva essere una buona ipotesi, ma...sarebbe stato un lavoro molto molto lungo e difficile! Poi immaginatevi ogni volta ricordarsi se uno era già stato con un compagno o meno...magari dopo 10 appuntamenti! Sarebbe stato davvero il caos! La matematica ci poteva aiutare a trovare una soluzione più semplice e ordinata.

Ragionando in gruppo e provando a mettere man mano insieme le idee di ciascuno, alla fine ci è venuto in mente che per costruire questo calendario con coppie sempre diverse i numeri dovevano in qualche modo "ruotare"...per cui, come suggerito da Karim, l'unico modo per ruotare era mettersi in cerchio!
Ci siamo disposti in cerchio nell'ordine dei nostri numeri del registro. La maestra Cristina ha preparato 18 bigliettini da farci tenere in mano.




Una volta disposti in cerchio, dovevamo trovare un modo per formare delle coppie. 
Disporsi con il compagno che avevamo di fronte? Beh, ma anche ruotando sarebbe stato sempre lo stesso! Quello a fianco, stessa cosa, non sarebbe cambiato mai!

La maestra Cristina allora ha provato a togliere Arianna, la numero 1, dal cerchio e a posizionarla dietro le spalle del numero 2, Ludovico. Ci ha detto: "Se Arianna, in questa disposizione, sta in coppia con Ludovico, gli altri come possono disporsi?".
Marco ha avuto subito un'idea brillante: Alessandra, alla destra di Ludovico, si sarebbe potuta mettere in coppia con Mattia, a sinistra di Ludovico. Dea, ancora più a destra, si sarebbe potuta mettere in coppia con Amira, più a sinistra di Mattia. E andando avanti così, in modo da associarsi secondo delle linee che legavano i bambini a destra e a sinistra di Ludovico (scelto in quel caso al centro) in modo ordinato: il primo a destra con il primo a sinistra, il secondo a destra con il secondo a sinistra...e così via.


Abbiamo provato a disporci in questo modo. Per farci capire con chi dovevamo stare, la maestra Cristina ci ha dato dei fogli su cui erano disegnati dei cerchi colorati, a due a due dello stesso colore. Così potevamo subito verificare chi aveva il colore uguale al nostro e quindi chi stava in coppia con noi.


Per il primo appuntamento, tutto bene. E per il secondo? Beh, bastava ruotare nel cerchio! Arianna sarebbe stata lì ferma tutto il tempo, mentre tutti gli altri si sarebbero spostati di un posto più a destra: in questo modo tutte le coppie cambiavano sempre! Questo metodo funzionava!


Per capire se davvero avrebbe funzionato fino alla fine, abbiamo fatto una rotazione completa nel cerchio, controllando di volta in volta se il compagno che aveva il nostro stesso colore era sempre diverso! E lo era! Avevamo trovato il modo per costruire in maniera semplice il nostro calendario!




Dopo aver provato con il corpo questa disposizione, la maestra ci ha spiegato che la soluzione trovata  mettendo insieme le nostre idee, era in realtà un'idea molto famosa chiamata "Algoritmo di Berger". La parola algoritmo significa regola, mentre Berger è il nome dell'inventore di questa soluzione. Johann Berger non era un matematico, ma un maestro di scacchi austriaco, molto ingegnoso (per giocare a scacchi ci vuole molta astuzia e intelligenza), che probabilmente aveva trovato questo sistema per costruire un calendario di incontri tra scacchisti, che, appunto, dovevano incontrarsi a coppie per poter giocare.

Lo stesso algoritmo, viene usato moltissimo ogni anno per costruire i calendari degli incontri delle squadre che giocano nei campionati di serie A di calcio o di serie B, oppure nelle partite di basket o pallavolo... anche lì bisogna fare in modo che le squadre a due a due si incontrino sempre una volta sola per ogni girone e che giochino con tutte le altre squadre della loro categoria! 
Anche nei campionati che giocano i nostri compagni "calciatori" della nostra classe, bisogna seguire un calendario fatto secondo questo sistema!

Una volta capita la strategia, dovevamo finalmente compilare il nostro calendario. Per aiutarci a farlo in maniera semplice, la maestra ci ha dato uno schema da ritagliare e fermare con un fermacampione, così che potesse ruotare come noi nel cerchio.




 




Abbiamo compilato lo schema con i numeri da 2 a 18, perchè il numero 1 (cioè Arianna) era rimasto fuori dal cerchio e non ruotava mai.
Abbiamo anche colorato le frecce sul nostro schema girevole con colori diversi, per aiutarci nella lettura. La freccia rossa singola indicava il bambino che doveva stare in coppia con Arianna, la numero uno in attesa fuori dal cerchio.
Poi abbiamo compilato una tabella con le coppie di numeri che si formavano, in modo da stabilire, per ogni appuntamento, quali compagni avrebbero dovuto lavorare insieme.



La maestra Cristina ci ha aiutato, traducendo i numeri in nomi e stampando il calendario vero e proprio che abbiamo costruito insieme. Eccolo qui.

Abbiamo già iniziato a lavorare agli appuntamenti settimanali. Per adesso ci stiamo organizzando bene e riusciamo a collaborare e ad aiutarci a vicenda. Speriamo di continuare così fino alla fine dell'anno!


giovedì 28 gennaio 2016

Il mappamondo parallelo e il solstizio d'inverno

Lo scorso dicembre, abbiamo ripetuto l'osservazione del mappamondo parallelo (di cui avevamo già parlato qui!) in occasione di una giornata speciale per il nostro Pianeta: il solstizio d'inverno!

Che cosa vuol dire solstizio? E' una parola che deriva dall'antica lingua greca e significa...


Il 22 dicembre, giorno del solstizio d'inverno del 2015, infatti, "il sole si è fermato"...non nel senso che si è bloccato nel cielo!!! Ma "ha smesso" di accorciare le giornate e ha ripreso ad allungarle! Il sole, in quel giorno, "stava" nel cielo il minor numero possibile di ore rispetto a tutto l'anno: nel punto in cui viviamo noi, soltanto circa 8 ore e mezza (contro le 15 ore e mezza di buio!). Dal 23 dicembre le ore di luce hanno iniziato pian pianino ad allungarsi. Il solstizio d'inverno era anche il primo giorno di questa fredda stagione.

Abbiamo osservato il mappamondo per capire che cosa stava succedendo in quella data e ci siamo accorti che le cose, rispetto allo scorso settembre, erano un po' cambiate!

Per prima cosa, abbiamo provato ad orientarlo da soli (l'altra volta ci aveva mostrato come si faceva la maestra): abbiamo trovato il nord sulla bussola, abbiamo ruotato il globo fino a mettere Ronago nel punto più alto del mappamondo e abbiamo fermato con la chiave inglese il bullone che teneva fermo il paletto di legno del mappamondo. Infine abbiamo posizionato l'omino Lego sopra a Ronago.





Abbiamo girato attorno al mappamondo per osservarlo e capire che cos'era cambiato rispetto ai mesi precedenti. Ecco che cosa si poteva vedere.




Per prima cosa ci siamo accorti che la linea che divideva la luce dal buio non passava più per il Polo Nord e il Polo Sud, come l'altra volta! Era un po' più spostata: lasciava in fatti tutto il Polo Nord e le zone vicine al buio e tutto il Polo Sud e le zone vicine alla luce.



Avevamo già detto l'altra volta che le due parti in cui viene divisa la Terra dalla linea immaginaria dell'Equatore si chiamano Emisfero Nord o Boreale (il nostro) ed Emisfero Sud o Australe (quell'altro). Ci siamo accorti che la quantità di luce nei due emisferi non era la stessa: la parte di Emisfero Sud illuminata era molto molto più grande della parte in luce dell'Emisfero Nord. E, al contrario, l'Emisfero Nord era molto più al buio rispetto al Sud.




Da queste osservazioni abbiamo capito che, in questo periodo, nell'Emisfero Nord ci sono pochissime ore di luce e tantissime di buio: il sole illumina queste zone per breve tempo. Nell'Emisfero Sud invece ci sono moltissime ore di luce e poche di buio. 
Questo significa che...mentre da noi stava iniziando l'inverno...nell'Emisfero Sud iniziava l'estate!!!
Se per noi il solstizio d'inverno è il giorno in cui le ore di luce sono meno possibili, per quelli che abitano nell'Emisfero Sud lo stesso giorno viene chiamato solstizio d'estate. Non solo perchè inizia quella stagione, ma anche perchè per loro quello è il giorno con le ore di luce massime dell'anno! E' tutto al contrario!
La maestra Cristina ci ha anche spiegato che nelle zone vicine al Polo Nord che erano tutte completamente in ombra, in questo periodo il sole non sorge mai! Nemmeno a mezzogiorno! Le persone che abitano lì stanno sempre al buio...chissà che noia!
Al Polo Sud e nelle zone vicine, invece, in questo periodo il sole non tramonta mai, neanche a mezzanotte! Rimane in cielo per 24 ore senza sosta, anche se è molto basso sull'orizzonte. Per andare a dormire dovranno avere delle belle tende davanti alle finestre!!!

Abbiamo anche provato a segnare, come l'altra volta, con il pennarello la linea che separa la luce dal buio. Ci ha aiutato Dea.





Ci siamo ricordati dove stava sorgendo il sole e dove tramontando: in Asia era già sera mentre in America era mattina presto, stava arrivando il giorno.

Poi la maestra ci ha fatto osservare la posizione del sole e la lunghezza della nostra ombra. L'ombra era molto lunga. Abbiamo provato a "fermare" un raggio di sole, puntando un braccio in direzione del sole e l'altro verso la testa della nostra ombra. 




Pur essendo circa mezzogiorno, il sole non era altissimo nel cielo (avrebbe dovuto infatti trovarsi nel punto più alto!). D'inverno il sole rimane sempre abbastanza basso sull'orizzonte e i suoi raggi arrivano molto inclinati e obliqui.

Abbiamo anche provato a mettere un "omino stecchino" (fatto con uno stuzzicadenti e del pongo per tenerlo attaccato) sul mappamondo nel punto in cui si trova Ronago. L'ombra dell'omino stecchino era lunga, ma soprattutto...era nella stessa direzione della nostra. Anzi, ora che siamo esperti in geometria possiamo usare le parole giuste: l'ombra dell'omino stecchino su Ronago era esattamente parallela alla nostra su Ronago! Ecco perchè questo mappamondo si chiama così!



La maestra ci ha poi chiesto di trovare il punto del mondo in cui i raggi del sole cadessero in modo esattamente perpendicolare al terreno, cioè il punto in cui le persone (in quel preciso momento) avrebbero avuto il sole esattamente sopra alla loro testa...e quindi l'ombra perfettamente sotto i loro piedi.
Qualcuno ha subito alzato la mano dicendo: "E' facile maestra, lo abbiamo studiato in geografia! Il punto del mondo in cui i raggi del sole sono perpendicolari al terreno è l'Equatore!". Abbiamo quindi provato a posizionare l'omino stecchino sull'Equatore.



...ma ci siamo accorti subito che...sull'Equatore l'omino aveva ancora l'ombra!!! Per cui non era vero che il sole si trovava perpendicolare all'Equatore!
Abbiamo quindi provato a spostarlo per trovare quel punto preciso, finché...eccolo lì!



Il punto esatto in cui il sole era perpendicolare al terreno si trovava sulle coste dell'Africa, quasi nel mare! In quel punto l'omino sembrava "senza ombra" perché aveva tutta la sua ombra sotto i suoi piedi!
Ma perchè proprio in quel punto e non dove ce lo aspettavamo noi, sull'Equatore???
Ludovico ha provato a fare un'ipotesi: lo spazio che c'era tra il Polo Nord e la linea che separava la luce dall'ombra era lo stesso identico che passava tra l'Equatore e il punto in cui avevamo trovato l'omino senza ombra. Ottima intuizione!
Probabilmente allora ciò che avevamo studiato in geografia non era così sbagliato!!! L'Equatore c'entra con questo...con le prossime osservazioni cercheremo di capirlo meglio...


Qualche bambino dall'"occhio lungo" si è presto accorto che il posto dove avevamo messo l'omino era in realtà segnalato sul mappamondo da una linea leggera e tratteggiata e accanto a questa linea c'era scritto un nome: Tropico del Capricorno! Ecco come chiamare allora quel punto.



Nel frattempo era successa un'altra cosa interessante: mentre ci eravamo fermati a fare le nostre osservazioni, il tempo era passato e...il sole si era spostato! Si poteva notare grazie alla linea che avevamo segnato con il pennarello!
Beh, in realtà noi sappiamo che non è stato il sole a spostarsi, ma la Terra a ruotare!




Tornati in classe, abbiamo scritto sul quaderno le nostre osservazioni e rappresentato l'aspetto del mappamondo parallelo in questa occasione.


Torneremo ad osservarlo presto...aspettate i nostri aggiornamenti!