giovedì 29 ottobre 2015

Storia della matematica - 1^ puntata

Con la maestra Cristina ci siamo chiesti: "Quando è nata la matematica?". 

Bisogna andare molto indietro nel tempo...quando l'uomo viveva ancora nella preistoria. La maestra ci ha raccontato questa storia.

Siamo nel neolitico.
L'uomo a un certo punto inizia ad aver bisogno di contare per:
  • sapere quanti oggetti, animali, cose possiede o quante persone vivono nella sua famiglia o nel suo villaggio;
  • barattare gli oggetti;
  • cacciare e dividersi con gli altri cacciatori le prede;
  • misurare e capire come costruire.
Un problema che si è presentato nel neolitico è stato questo.
Gli uomini del villaggio devono andare a cacciare e lasciano al figlio più grande il compito di badare alle pecore.
Il bambino però ha subito un problema: vuole essere sicuro che le pecore che escono dal recinto la mattina per andare a pascolare siano le stesse che ritornano nel recinto la sera. Deve trovare un modo per non sbagliarsi e per sapere con certezza che tutte le pecore sono rientrate. Se ne perde qualcuna, infatti, il papà al ritorno si può accorgere e di sicuro si arrabbia!


Noi, come gli uomini del neolitico, abbiamo cercato una soluzione. Abbiamo fatto molte ipotesi: costruire tanti recinti...ma è troppo faticoso per un bambino! Dare dei nomi alle pecore...ma anche in questo modo è difficile ricordarli tutti! Farle uscire una alla volta...ma non è facile e poi le pecore per mangiare hanno bisogno di molto tempo, non possono farlo in fretta. Costruire un recinto enorme e non farle uscire mai...ma prima o poi l'erba finisce e le pecore sono affamate!

Sembrava impossibile arrivare a una soluzione, ma poi ci è venuta un'idea: abbiamo pensato che il bambino, quando ogni pecora alla mattina usciva dal recinto, poteva mettere un sasso in una ciotola. Le faceva uscire una alla volta e mentre uscivano raccoglieva un sasso, oppure metteva da parte un bastoncino di legno.


Alla sera, quando le pecore ritornavano nel recinto, il bambino poteva prendere i sassi e toglierli dalla ciotola, sempre uno per ogni pecora rientrata. Se avanzava un sasso nella ciotola voleva dire che mancava una pecora, quindi il bambino poteva andare a cercarla.
Così il bambino, anche se ancora non sapeva contare, poteva essere sicuro che nessuna pecora si fosse persa grazie ai sassi: uno per ogni pecora!


Abbiamo provato anche noi a fare i pastori e le pecore in classe, usando i banchi come recinto. Il pastore metteva in una ciotola dei sassi ogni volta che usciva un compagno-pecora e lo toglieva ogni volta che il compagno-pecora rientrava. 





Se nella ciotola rimanevano dei sassi, voleva dire che delle pecore si erano nascoste per la classe e bisognava andare a cercarle.




E' stata un'esperienza molto divertente. 

La storia della matematica continuerà nelle prossime puntate...

mercoledì 28 ottobre 2015

Today's number

La maestra Cristina ci ha proposto un gioco matematico che arriva dall'America: il "Today's number".

In classe abbiamo appeso una grande "lavagna" dove, con un pennarello, si scrivono tutte le caratteristiche di un numero, che viene estratto a sorte ogni giorno da un contenitore.


Una volta estratto il numero del giorno, lo scriviamo in cifre nella stellina. 
Poi dobbiamo: scriverlo in parola, scomporlo in u, da, h, uK e così via, dire se è pari o dispari, scrivere che tipo di numero è (naturale, decimale, ...), scrivere il numero precedente e il numero successivo, fare +10, -10, +100, -100, x10, x100, :10, :100, calcolare la somma delle sue cifre, trovare un altro modo per scriverlo che dia lo stesso risultato, trovare il doppio e la metà e scrivere il numero più grande e più piccolo possibili che si possono trovare utilizzando tutte le sue cifre.


Ogni settimana ci sono quattro incaricati che si occupano di compilare il "Today's number".


Abbiamo provato anche noi a giocare al "Today's number" sul quaderno per esercitarci.
Giocare al "Today's number" ci piace moltissimo e ci aiuta a diventare bravissimi a calcolare e a lavorare con i numeri!





venerdì 23 ottobre 2015

Me By Numbers

Una mattina a scuola abbiamo fatto con la maestra Cristina un'attività divertente intitolata "Me by numbers".

Il "Me by numbers" consiste nel disegnare noi stessi al centro di un foglio e scrivere tutto intorno alcune informazioni personali che contengano un numero. Ad esempio: quanti anni hai, qual è il tuo numero di scarpe, qual è il numero civico della tua casa, quanti siete in famiglia, quanti fratelli/sorelle hai, quanto sei alto, qual è il tuo numero preferito, e così via...


Per rendere il gioco ancora più divertente e misterioso, dopo aver scritto i nostri numeri sul foglio, li abbiamo nascosti con dei post-it, sui quali abbiamo scritto degli "indovinelli".
Ad esempio, per indicare il numero 18, abbiamo scritto sul post-it:   9 x 2   cioè una scrittura equivalente che dia lo stesso risultato.
Abbiamo imparato ad inventare questi speciali "indovinelli" lavorando sulle equazioni, cioè diversi modi per scrivere lo stesso numero.


Dopo aver incollato i post-it, i nostri disegni "Me by numbers" sono...pronti all'uso!
Li abbiamo attaccati alla porta della nostra classe, così i compagni della scuola che saranno curiosi potranno venire a vederli, provare a risolvere le operazioni-indovinello e scoprire quali sono i nostri numeri personali!
Divertente, no?


Ecco i nostri "Me by numbers" finiti!!!
La sfida è...indovinare i nostri numeri!


















giovedì 22 ottobre 2015

Il piccolo Friedrich

"Siamo alla fine del 1700, in Germania, in una classe IV^. Il maestro, signor Buttner, il più severo della scuola, ha assegnato agli alunni un compito di punizione durissimo:

"Trovare la somma di tutti i numeri da 1 a 100"
  
I bambini si mettono al lavoro in assoluto silenzio, stando attenti a non sbagliare nessun numero...se no frustate!!!
Dopo un minuto di lavoro, si vede in fondo all'aula una mano alzata. E' Carl Friedrich Gauss, il figlio di un muratore.
"Cosa vuoi???" dice il maestro "Vi ho dato un compito lunghissimo! E' passato solo un minuto e hai già la mano alzata?".
"Beh, veramente ho finito..." risponde Carl Friedrich.
Il maestro, arrabbiatissimo, dice: "Fammi vedere! Tanto avrai sicuramente sbagliato! Com'è possibile che tu abbia già finito???".
Il maestro prende in mano il lavoro di Carl Friedrich, fa un po' di calcoli in silenzio e, sorpreso, dice: "E' tutto giusto! Ma come hai fatto???".
"E' semplice" risponde il bambino "Ho fatto così..."

La maestra Cristina ci ha raccontato in classe questa storia e ci ha proposto di risolvere il problema lavorando a piccoli gruppi e cercando di trovare una strategia che velocizzasse il più possibile il calcolo, come quella trovata da Carl Friedrich.
Queste sono state le nostre soluzioni.


La soluzione trovata dal piccolo Friedrich è stata... Beh, ve la raccontiamo con le "sue parole"... :-)
"Ho fatto così. Ho capito che:
1 + 100 = 101
2 + 99 = 101
3 + 98 = 101
4 + 97 = 101
.....................
Per 50 volte, perché le coppie di numeri che hanno come risultato 101 sono la metà di 100.
Quindi mi è bastato fare           101 x 50 = 5 050         e ho risolto il problema!"
Il maestro, stupito, capì, anche nella sua "ignoranza", che Carl Friedrich Gauss era un genio. Allora, visto che i suoi genitori erano poveri, il maestro decise di comprargli un libro di matematica "delle superiori", che il bambino riuscì a capire e a studiare senza difficoltà.
Da grande, Carl Friedrich Gauss diventò un bravissimo e importantissimo matematico, che ideò teorie matematiche molto complesse e risolse problemi matematici difficilissimi.
Fu un matematico talmente importante da essere ancora oggi soprannominato "Il Principe della Matematica".
Imparare la storia di Carl Friedrich Gauss è stata davvero un'esperienza interessante e divertente, anche perché abbiamo potuto risolvere lo stesso problema che anche lui, in classe quarta, aveva affrontato.
La maestra Cristina ci ha detto che anche lei in passato è rimasta talmente colpita dalla storia di questo geniale bambino, da aver dedicato il suo blog personale a Carl Friedrich Gauss, intitolandolo con il suo nome: Il Piccolo Friedrich.

Lavorare a questo problema ci ha insegnato che:
  • si può trovare una strategia più veloce di quella "tradizionale" per risolvere problemi o operazioni;
  • ci possono essere tante strade per arrivare allo stesso risultato;
  • le idee geniali possono venire a tutti, non bisogna mai sentirsi superiori;
  • a volte l'idea di un bambino può essere migliore anche di quella di un adulto!


mercoledì 21 ottobre 2015

La Carta di Milano dei Bambini

Dopo la visita a Expo Milano 2015, in classe, con la maestra Cristina, abbiamo letto la Carta di Milano dei Bambini, un documento molto importante scritto per questa manifestazione.


La Carta di Milano ci ha fatto capire che nel mondo ci sono dei bambini che non hanno abbastanza cibo, mentre c'è chi ne ha addirittura troppo! Questo non è giusto!


Inoltre in Paesi come il nostro il cibo e l'acqua vengono sprecati e le risorse della Terra non vengono distribuite in maniera equa a tutte le persone.

Abbiamo deciso quindi di firmare questa Carta e di prenderci dei grandi impegni:
  • rispettare la Terra
  • non sprecare cibo o acqua
  • riciclare i materiali
  • mangiare bene (non troppo né troppo poco) per crescere sani e in forma
  • rispettare ed assaggiare cibi di tutte le culture
  • dividere il cibo con chi è più povero e impegnarci, anche quando saremo grandi, per fare in modo che in tutto il mondo il cibo sia distribuito in maniera giusta e uguale per tutti.

Questi impegni sono molto importanti e difficili da rispettare, ma ci hanno fatto sentire "grandi", perché anche noi, con il nostro contributo, possiamo fare qualcosa per aiutare chi è in difficoltà.

Per leggere il testo completo della Carta di Milano dei Bambini si può CLICCARE QUI.

Ciascuno di noi ha firmato sul suo quaderno la Carta di Milano dei Bambini. Qualcuno è anche andato sul sito http://carta.milano.it/it/ con i suoi genitori, per firmarla davvero anche online e per farla firmare anche alle persone della sua famiglia.

E' una grande responsabilità che ci siamo presi per avere, in futuro, un mondo migliore.

Il motto della Carta di Milano dei Bambini è:

domenica 18 ottobre 2015

It's Halloween!!!



Tra meno di due settimane sarà Halloween e come ogni anno, in Inglese, con la maestra Monica, svolgeremo una serie di attività su questa festa tradizionale.

Come prima cosa, abbiamo realizzato una maschera a forma di zucca, dando libertà alla nostra fantasia e personalizzandola come più' ci piaceva, rendendola, mostruosa, divertente, simpatica, paurosa...






Le sorprese non sono ancora finite...durante le prossime lezioni di Inglese scopriremo altre cose nuove ed interessanti su Halloween.
Se siete curiosi, seguite i prossimi post che pubblicheremo.